Zincatura a Spruzzo 

Il processo tecnologico e di facile e semplice esecuzione, non richiede apparecchiature complesse ed è un eccellente mezzo per proteggere strutture d’acciaio dalla corrosione, sfruttando le caratteristiche sacrificali della zinco. Bastano modesti riporti per accrescere notevolmente la vita delle strutture stesse a costi competitivi. La zincatura a spruzzo consiste nello spruzzare lo zinco fuso, finemente polverizzato, sulla superficie da proteggere opportunamente preparata con una sabbiatura idonea a metallo bianco (grado SA3 o SA 2,5 ). La spruzzatura dello zinco viene eseguita con pistole aventi un dispositivo di fusione e di polverizzazione ed uno di alimentazione dello zinco. La fusione è assicurata da un arco elettrico (fig.4) il fluido di polverizzazione è generalmente aria secca e disoleata, ad una pressione di 0,27+0,54 MPa. Lo zinco è impiegato sotto forma di filo, di diametro compreso tra 1,5 e 2,5 mm.

Un modesto investimento, che sconfigge la ruggine, genera profitti aziendali e reca benefici ai privati e al pubblico.

La ruggine è il principale nemico del ferro, in Italia ogni anno provoca danni per € 20 miliardi. Tutti possono vedere in  quale stato di degrado è l’arredo urbano deturpato dalla ruggine perché gli Amministratori pubblici non eseguono le necessarie manutenzioni. Questo spreco di risorse può essere ridotto a monte in sede di progettazione, ricorrendo, nella realizzazione delle strutture in ferro alla zincatura a spruzzo.

La zincatura a spruzzo consiste nello spruzzar lo zinco fuso finemente polverizzato sulla superficie dell’acciaio preventivamente sabbiato a metallo bianco. L’eccellenza dello zinco è quella di formare un film denso ed aderente che ha una bassissima velocità di corrosione  (da 10 a 100 volte inferiore al ferro di base). Lo zinco è anodico rispetto al ferro o  all’acciaio di base e si corrode sacrificandosi al loro posto proteggendoli dalla ruggine allorquando il rivestimento viene danneggiato. I prodotti della corrosione dello zinco ricoprono i pori del rivestimento mentre l’aderenza meccanica dipende dall’energia cinetica delle particelle di zinco. La spruzzatura deve essere eseguita subito dopo la sabbiatura della superficie in modo che la stessa sia ancora perfettamente pulita, secca e non ossidata, al fine di assicurare il contatto elettrico zinco/ferro e quindi la protezione anodica dello zinco. La durata del rivestimento dipende dallo spessore e dall’aggressività dell’ambiente. Lo zinco assicura una efficacia anticorrosiva in tutti gli ambienti in cui il ph sia compreso tra 6 e 12,5. I rivestimenti ottenuti con la spruzzatura ad arco elettrico differiscono dalla zincatura a caldo perché sono più porosi e composti da zinco puro. Il rivestimento poroso accetta i sigillanti che penetrano nei pori e riducono la dissoluzione dello zinco.