Zinco per combattere la corrosione microbiologica di acciai al carbonio

Si realizza quando microrganismi deteriorano i materiali metallici e non. E’ un processo che avviene all’interfaccia ed è determinato da concentrazioni di O, sali, pH, redox e conducibilità. Tutti questi parametri possono essere influenzati da microrganismi che crescono all’interfaccia e colpiscono principalmente gli acciai al carbonio.

I batteri producono acidi HNO3 – H2SO4 – H2SO4 che attaccano il metallo. Oltre al Cu, Zn e Ag hanno proprietà fungicide, antivegetative e antibatteriche, ma Ag e Zn hanno una bassa tossicità rispetto al Cu.

La corrosione avviene solo se il rivestimento di Zn, ottenuto da zincatura a caldo, è compromesso dal pitting (vaiolatura), cosa che avviene nel caso di tubi per il trasporto di H2O, olii e gas con spessori di Zn < 50 µm.

La zincatura a spruzzo, specie nel settore dei tubi per trasporto acqua potabile, con spessori > 50 µm e ricoperti di sigillante, non presenta questi problemi perché gli spessori di Zn possono essere elevati sopra i 50 µm e poi i pori sono colmati da sigillanti a bassa viscosità che isolano lo Zn.

Il 20% della corrosione si verifica a causa degli attacchi di microbi e microrganismi, specie sui tubi per il trasporto di H2O, olii e gas.