Perché i prezzi dello Zinco sono in rialzo anche in Agosto

Contrariamente agli anni passati, quando in agosto i prezzi dello Zinco si raffreddavano per la ridotta attività stagionale, quest’anno si è verificato l’opposto. Come da grafico seguente, il prezzo dello Zinco al LME di Londra, espresso in dollari/tonnellata, ha chiuso il mese di luglio in forte ripresa ritornando ai livelli di fine 2019 e, nel mese di agosto, ha mantenuto il trend di continua crescita.

andamento zinco Agosto 2020

Le quotazioni a pronti, che fino a febbraio erano superiori a quelli a termine, si sono progressivamente indebolite a favore del Contango (i prezzi a 3 mesi maggiori dei prezzi cash), che si è via via allargato fino a raggiungere un differenziale di +24 $/tonnellata, a testimonianza che gli investitori hanno immesso liquidità nel sistema, in vista di una ripresa della domanda.

A fine luglio i prezzi si erano collocati oltre i 2.300 $/tonnellata, dopo aver registrato su giugno un progresso dell’12%. Il trend di crescita è continuato in agosto e, alla fine del mese, i prezzi hanno registrato il valore di 2.455 $/tonnellata, con un incremento dell’7% sul mese precedente e del 19% su giugno.

Durante il periodo di lock down, i prezzi erano scesi a fine marzo a 1.870 $/tonnellata, lasciando sul campo il 17% rispetto al valore registrato alla fine di gennaio.

Ma, visto che la domanda, ad eccezione della Cina, è fiacca, il deficit che aveva dominato la scena fino al 2019 ha lasciato il posto al surplus di 170.000 tonnellate e gli stock sono cresciuti al LME fino a 224.000 tonnellate, perché i prezzi dello Zinco tendono a lievitare?

Premesso che, tra i metalli di base, lo Zinco è quello che ha migliori prospettive di ripresa, c’è da considerare che il maggiore stimolo viene dalla Cina che, come è a tutti noto, copre il 50% del consumo mondiale. Questo paese è uscito dalla pandemia prima degli altri, mentre il resto del mondo continua a soffrire gli effetti del Covid-19.

In Bolivia e in India la produzione mineraria è crollata per effetto della pandemia, mentre altre miniare in Alaska hanno sofferto chiusure per problemi tecnici.

Il mercato è ancora pervaso dall’incertezza, ma qualche cenno di ottimismo proviene dal fatto che, in borsa a Londra, le quotazioni a 3 mesi sono superiori a quelle per contanti di 22-25 $/tonnellata. Questo è un indice che il mercato, finora illiquido, incomincia ad attrarre capitali da parte di fondi istituzionali i quali sono più attivi nel breve periodo.

L’impressione generale dei tecnici è orientata ad un andamento leggermente positivo perché è pur vero che c’è abbondanza di Zinco ma d’altro canto gli acquirenti sono “corti” e quindi devono ricostituire le scorte.

Per quanto riguarda l’Italia, la domanda è debole ma i premi alla vendita, pari a 140-145 $/tonnellata, sono superiori rispetto a quelli dei paesi del Nord Europa, che sono circa 70-80 $/tonnellata.